Comunità energetiche

Sardegna Fotovoltaico risponde ad alcune sulle comunità energetiche.

Comunità energetiche in Sardegna: Domande e Risposte

  1. Cosa stabilisce il recente decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica? Il decreto mira a promuovere le comunità energetiche rinnovabili (CER) e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, introducendo misure incentivanti per accelerarne la diffusione.
  2. Quali sono i principali vantaggi offerti dal decreto per la creazione di una Cer? Il decreto offre due principali agevolazioni: un incentivo tariffario a livello nazionale fino al 2027 per impianti fino a 5 gigawatt e un contributo a fondo perduto per i comuni sotto i 5.000 abitanti, finanziato dal PNRR per impianti di almeno 2 gigawatt fino al giugno 2026.
  3. Chi può beneficiare degli incentivi previsti dal decreto? Gli incentivi si applicano agli impianti a fonti rinnovabili con una capacità massima di un megawatt. Le comunità energetiche rinnovabili devono essere regolarmente costituite per accedervi. Sono escluse le imprese in difficoltà o quelle con pendenti ordini di recupero per sovvenzioni considerate illegali dall’UE.
  4. Come si può accedere agli incentivi e ai contributi offerti dal decreto? Le domande per gli incentivi devono essere presentate entro 120 giorni dall’attivazione degli impianti tramite il sito del Gse, che verifica la documentazione e, in caso di esito positivo, attribuisce la tariffa incentivante. I contributi a fondo perduto seguono una procedura simile.
  5. Quali sono le spese ammissibili al finanziamento? Le spese ammissibili includono la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, sistemi di accumulo, acquisto e installazione di macchinari e attrezzature, opere edili necessarie, connessione alla rete elettrica, e altri costi relativi a studi di prefattibilità e progettazioni.
  6. È possibile richiedere una verifica preliminare per l’accesso agli incentivi? Sì, il decreto prevede la possibilità di richiedere una verifica preliminare al Gse su base volontaria, che non è condizione necessaria per l’accesso agli incentivi o al contributo a fondo perduto.
  7. Le agevolazioni sono accessibili anche fuori dall’Italia? Le tariffe incentivanti sono estese anche a configurazioni di autoconsumo situate in Stati membri dell’UE o in stati confinanti con l’Italia, purché rispettino tutti i requisiti richiesti dal decreto.
  8. Qual è la durata del diritto alla tariffa incentivante? La durata del diritto alla tariffa incentivante è di 20 anni dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto.
  9. Quando il contributo può essere revocato? Il contributo può essere revocato in caso di perdita dei requisiti di ammissibilità, dichiarazioni mendaci, violazione dei principi DNSh, o mancato rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi.
  10. Come si accede alle risorse del Recovery Plan? L’accesso ai contributi avviene presentando le domande tramite il sito del GSE, che aprirà lo sportello per le domande entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto, con scadenza per le richieste fissata al 31 marzo 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

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